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omeopatia...

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Messaggio  @liu@ Gio Gen 22, 2009 4:34 pm

Allo stato attuale, nessuno studio scientifico, pubblicato su riviste di valore riconosciuto ha potuto dimostrare chiaramente che l'omeopatia presenti una seppur minima efficacia per una qualsiasi malattia. Gli unici risultati statisticamente significativi sono confrontabili con quelli derivanti dall'effetto placebo, indotto anche dalla particolare attenzione che l'omeopata presta al paziente e alla sua esperienza soggettiva della malattia e quindi non dal farmaco assunto dal paziente. Nonostante ciò, l'omeopatia si è ampiamente diffusa in Italia e in altri paesi a partire dagli anni '90.

Studi che hanno provato a quantificare il grado di soddisfazione soggettiva dei pazienti in cura omeopatica hanno mostrato risultati ragguardevoli (ad esempio una ricerca compiuta nel 2004 dalla clinica universitaria Charité di Berlino sulla qualità della vita di 3981 pazienti in cura omeopatica) e spiegano il successo sociale di tale pratica terapeutica.
Assai meno univoco è il risultato di studi clinici condotti su singoli rimedi o sul trattamento di specifiche patologie, dove gli esiti appaiono assolutamente in linea col noto effetto placebo.

Il primo articolo di taglio scientifico sui meccanismi di funzionamento dell'omeopatia è stato quello pubblicato sulla prestigiosa rivista Nature nel 1988 a firma del medico ed immunologo francese Jacques Benveniste (Parigi, 12 marzo 1935 - 3 ottobre 2004). Nell'unico caso della prestigiosa rivista, l'articolo, che riguardava la memoria dell'acqua, fu accettato senza revisioni, ma con riserva da parte dell'editore. Vennero poi inviati alcuni osservatori scelti dal giornale, che ripeterono gli esperimenti in collaborazione con i ricercatori francesi e che smentirono tutti i risultati pubblicati, attribuendoli a fluttuazioni statistiche nei dati sperimentali. È da notare che uno degli osservatori fu James Randi, un noto debunker dello CSICOP che venne invitato allo scopo di assicurarsi che nessuna truffa fosse stata messa in atto. Alcuni dei firmatari dell'articolo lavoravano per una delle maggiori aziende che producono rimedi omeopatici.

Alcuni studi, pubblicati per lo più su riviste prive di un meccanismo di revisione paritaria, avrebbero rilevato fenomeni particolari per quanto riguarda la calorimetria e la termodinamica e la conducibilità elettrica delle soluzioni altamente diluite, tuttavia nessuno di essi ha a che fare con il principio alla base dell'omeopatia.

Tra gli omeopati, sono in corso da anni vari studi al fine di escludere ogni tipo di possibile effetto placebo dai risultati dei trattamenti omeopatici. Secondo gli omeopati, questi lavori dimostrerebbero che il trattamento cui il composto omeopatico viene sottoposto consente al solvente di esercitare un effetto riconducibile alla molecola che in esso è stata fortemente diluita. Risultati di questo genere sono stati però pubblicati solo su fonti interne alla comunità omeopata, e non su riviste scientifiche.
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Messaggio  orchid Lun Ago 24, 2009 9:26 pm

beh io attualmente mi sto curando con l'omeopatia, e posso dire che con la medicina tradizionale ha ben poco a che vedere perché si tratta innanzitutto di un diverso approccio, si ragiona in maniera completamente diversa, in piú é una medicina preventiva piú che curativa degli stati sintomatici, un buon omeopata é colui che cura il tuo benessere globale, un unico medico spazia da branche come la ginecología all'urología cardiología e via discorrendo.
certo non é una medicina che da subito risultati, ci vuole tempo, a mia madre sono le uniche cure che la fanno stare bene Very Happy
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